In qualsiasi direzione si guardi, si ha come l’impressione che il cielo sia sovrastato da grandi nuvoloni neri portatori di sventura. La nostra quotidianità è sempre più condizionata dal continuo verificarsi di catastrofi di varia natura e intensità.
L’esorbitante prezzo del petrolio, il debito pubblico, l’interdipendenza dei mercati internazionali e la crisi finanziaria mondiale sta impoverendo centinaia di milioni di cittadini in tutto il mondo.
Il mondo è impazzito?
Inondazioni ed allagamenti provocano carestie, rivolte e fame, e non aiutano certo a migliorare la situazione. Si sta persino assistendo alla ricomparsa di malattie che si pensavano ormai debellate definitivamente.
Terremoti devastanti e inondazioni costiere mietono decine di migliaia di vittime ogni volta e lasciano in mezzo alla strada centinaia di migliaia di persone. Intere aree abitate vengono ripetutamente sconvolte da cicloni e uragani.
Il terrorismo è diffuso ovunque, mentre nelle città dilaga la piaga della violenza di gruppo. I paesi estremisti sostengono le attività terroristiche e alcuni di questi, tra cui l’Iran e la Corea del Nord, portano avanti il programma nucleare. Gli estremisti islamici dichiarano apertamente il loro intento di annientare la civiltà occidentale, mentre il Medio Oriente minaccia di esplodere in qualsiasi momento. Non è proprio un quadretto confortante!
Sembra che tutto stia andando a rotoli. Gli argini fluviali stanno esplodendo. Il prezzo del carburante è salito alle stelle. Il valore delle case è crollato. Le tariffe aeree, l’istruzione universitaria e la sanità diventano sempre meno accessibili. Le guerre in Iraq, in Afghanistan e contro il terrorismo sembrano non avere mai fine… Ormai non ci resta che rendersi conto che il mondo è fuori controllo.
Le catastrofi avvenute recentemente non sono che la punta dell’iceberg, nel senso che molte di esse si sarebbero potute evitare, se non si fossero trascurati o addirittura ignorati una lunga serie di evidenti segnali manifestatisi nel corso del tempo.
La Buona Notizia aveva notato già più di dieci anni fa la sempre maggiore intensità con cui si stavano verificando disastri naturali legati al tempo atmosferico o ad altri fenomeni. La tendenza è decisamente allarmante. Da un confronto tra le stime degli anni ’60 e quelle registrate negli ultimi 10 anni, nel 1998 il numero dei disastri naturali risulta essere triplicato, infliggendo un duro colpo alle economie mondiali e all’industria assicurativa, i cui costi sono aumentati rispettivamente di nove e tre volte nel corso degli anni.
Da allora, si sono abbattute calamità naturali dagli effetti sempre più disastrosi, e sembrano esserci tutti i presupposti perché questa tendenza continui. Sono infatti profetizzate altre sciagure di proporzioni sempre maggiori, fino a quando il pianeta intero verrà sconvolto da una serie di catastrofi di portata inimmaginabile.
Per quanto strano possa sembrare, questi fenomeni non sono che il sintomo di un problema ben più grave, ovvero la mentalità e il comportamento delle nazioni e dei loro popoli.
Distinguere i sintomi dalle cause
Quest’affermazione non avrebbe senso se Dio non esistesse, ma dato che Dio esiste e ci ritiene responsabili delle sciagure che stanno deturpando il Suo Creato, dobbiamo imparare a conoscere le Sue reazioni e tenerci preparati ad affrontare le conseguenze delle nostre azioni.
Tutto questo è spiegato nelle pagine della Bibbia; non soltanto questa ci avverte che Dio adotterà dei provvedimenti in risposta ai nostri pensieri e comportamenti, ma rivela anche quando, perché e come Dio lo farà. Nessun altro libro è come la Bibbia!
Tra le sue pagine è scritto: «Ricordate il passato, le cose antiche: perché io son Dio, e non ve n’è alcun altro; son Dio, e nessuno è simile a me; che annunzio la fine sin dal principio, e molto tempo prima predìco le cose non ancora avvenute; che dico: ‘Il mio piano sussisterà, e metterò ad effetto tutta la mia volontà’» (Isaia 46:9-10). Solo l’Autore di questi versetti può spiegare la vera ragione per cui il mondo sta attraversando questa fase di dolore e distruzione, ed è proprio attraverso tali parole che Egli cerca di convogliare su di Sé l’attenzione del mondo intero per poterlo poi cambiare radicalmente.
Molto tempo fa, Dio ha rivelato in che modo porrà fine ai mali degli esseri umani, ma prima di approfondire questo aspetto riflettiamo un istante sul profondo e sincero interesse che Dio nutre per noi e per il nostro benessere, chiaramente espresso in Giovanni 3:17: «Infatti Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
Ma qual è il senso di questo brano? Esattamente da cosa dobbiamo essere salvati? Dalla morte, dalla malattia, dall’infelicità e dal nostro stile di vita, che ci sta portando alla rovina. Secondo la Bibbia non è vero che la morte è “passaggio a miglior vita”. La verità è che «La morte è la conseguenza del peccato» di cui tutti siamo impregnati (Romani 6:23).
Detto senza giri di parole, dobbiamo essere salvati dal modo in cui ci trattiamo l’un l’altro, dalla mancanza di autocontrollo e dall’egoismo che deteriora i nostri rapporti interpersonali.
L’essere umano deve assolutamente cambiare mentalità. Il 10 aprile del 1951, il famoso eroe dell’esercito americano, generale Douglas MacArthur, tenne in proposito un discorso di fronte al Congresso degli Stati Uniti, con cui espose molto chiaramente la sua opinione: «Se non si farà in modo di elaborare un sistema migliore e più equo [anziché gestire i problemi attraverso la guerra], l’Armageddon busserà presto alla nostra porta. Il problema è fondamentalmente di natura teologica… Salveremo anche lo spirito, se salveremo la carne» (Reminiscences, 1964, pag. 404). In sostanza, con queste parole MacArthur espresse uno degli aspetti cruciali del messaggio biblico.
Come Dio eliminerà le nostre imperfezioni
Per capire appieno le ragioni per cui Dio ci ha creati così come siamo, dobbiamo tornare indietro agli albori dell’esistenza umana. Da sempre, Dio vuole che gli umani imparino a gestire in modo premuroso e responsabile tutto ciò che Egli ha creato, ed è per questo che, prima di portare in esistenza i primi due essere umani, spiegò che il Suo scopo era fare in modo che questi avessero «dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra’. E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina» (Genesi 1:26-27).
Per questo ci ha dotati di alcune delle caratteristiche intellettive e creative che Egli Stesso possiede, seppur ovviamente in misura limitata, rendendoci così capaci di pensare, di imparare, di immaginare, di progettare e di inventare in misura molto maggiore rispetto agli altri esseri viventi.
Ma ci ha anche dato il libero arbitrio che, per sua stessa natura, presuppone che anche la nostra crescita interiore avvenga per scelta, ed proprio qui che risiede la nostra vulnerabilità di fronte a ciò che Dio chiama immoralità o peccato.
Se non ci fosse stato dato il libero arbitrio, sarebbe Dio a dover scegliere e agire al posto nostro, facendoci vivere come dei robot senza alcuna possibilità di crescere o sviluppare la capacità di fare delle scelte. Dio ci ha lasciato liberi di scegliere perfino il male, proprio per farci constatare che, senza la fede nella Sua Parola divina, le nostre scelte conducono sempre a risultati disastrosi per noi stessi. Solo quando riconosciamo i nostri fallimenti, Dio ci sottopone a un programma di riaddestramento spirituale.
Sono pochissimi in tutto il mondo ad essere a conoscenza di tale programma, nonostante sia chiaramente rivelato nella Bibbia. Dio istruì così uno dei Suoi profeti: «Di’ loro: Com’è vero ch’io vivo, dice il Signore, l’Eterno, io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva» (Ezechiele 33:11).
L’obiettivo di Dio è di salvarci dagli effetti distruttivi della mancanza di fede, di conoscenza ed esperienza spirituale, e intende insegnarci a fare di nostra iniziativa le scelte giuste, le quale arrecano benessere a noi stessi e agli altri. «Ascoltatemi, o gente dal cuore ostinato, che siete lontani dalla giustizia! Io faccio avvicinare la mia giustizia; essa non è lungi, e la mia salvezza non tarderà» (Isaia 46:12-13).
Coloro i quali accoglieranno i Suoi insegnamenti e le Sue correzioni con entusiasmo ed umiltà riceveranno il perdono, la vita eterna e grandissime responsabilità che daranno soddisfazioni altrettanto grandi. Coloro i quali, invece, si ostineranno a rifiutare il cambiamento si vedranno negare ogni speranza di vita al di là dell’esistenza fisica terrena.
Anche in questa fase correttiva il libero arbitrio gioca un ruolo molto importante, ma in questo caso la posta in gioco è molto più alta, poiché la scelta tra la vita eterna e il salario del peccato deve essere netta, e non sono contemplate altre opzioni. Infatti, chi pecca volontariamente scade dalla grazia di Dio.
La tempesta si avvicina
Questo ci riporta all’inizio, alla ragione per cui la nostra esistenza viene continuamente minacciata da questa serie ininterrotta di eventi catastrofici. Prima di iniziare il Suo programma di riaddestramento, Dio porrà un freno alla libertà di cui hanno sempre goduto gli umani, con la quale spesso hanno scelto il male a discapito del bene senza curarsi del castigo divino.
Durante gli anni che precedono il ritorno di Cristo, poco prima che Dio intervenga a livello globale nelle questioni umane, la gente di tutto il mondo si vedrà gradualmente privata delle proprie certezze, che verranno minate alle fondamenta da una serie di disastri globali. Gesù ha spiegato in prima persona ai Suoi discepoli quali saranno le condizioni in cui il mondo si verrà sempre più a trovare.
«Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in varî luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori [che si manifesterà con frequenza ed intensità sempre maggiori, come una partoriente durante il travaglio].
«Allora vi getteranno in tribolazione e v’uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome. E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda. E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. E perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato» (Matteo 24:6-13).
Gli incessanti conflitti internazionali e le catastrofi geofisiche causeranno delle carestie di portata tale da destabilizzare la vita sulla terra, mentre la stabilità sociale andrà in frantumi e il risentimento nei confronti dei credenti diventerà sempre più forte.
La Bibbia si riferisce a questo periodo come al «tempo della fine», che non è da intendersi come la fine dell’attività umana nel suo complesso, bensì dell’opportunità da parte dell’uomo di scegliere «ciò che più gli fa comodo». E quando questo periodo finirà, finirà con un gran botto!
Tuttavia, prima che il sistema corrotto vigente crolli del tutto, dovrà compiersi un’ultima missione divina: «E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine» (Matteo 24:14).
Il Vangelo del Regno di Dio
Il fulcro del messaggio di Gesù Cristo, il Suo vangelo, è che Egli tornerà in veste di Re e governerà su tutta la terra. Il problema è che questo messaggio viene ripetutamente distorto e rinnegato proprio da coloro i quali affermano invece di sostenerlo.
Leggete attentamente questa profezia sul secondo avvento di Cristo e sul Suo governo terreno: «Ma avverrà, negli ultimi tempi, che il monte della casa dell’Eterno si ergerà sopra la sommità de’ monti, e s’innalzerà al disopra delle colline, e i popoli affluiranno ad esso. Verranno delle nazioni in gran numero e diranno: ‘Venite, saliamo al monte dell’Eterno e alla casa dell’Iddio di Giacobbe; egli c’insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri!’
«Poiché da Sion uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola dell’Eterno. Egli sarà giudice fra molti popoli, e sederà come arbitro fra nazioni potenti e lontane. Delle loro spade fabbricheranno vòmeri, delle loro lance, ròncole; una nazione non leverà più la spada contro l’altra, e non impareranno più la guerra. Sederanno ciascuno sotto la sua vigna e sotto il suo fico, senza che alcuno li spaventi; poiché la bocca dell’Eterno degli eserciti ha parlato.
«Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome dell’Eterno, del nostro Dio, in perpetuo. In quel giorno, dice l’Eterno, io raccoglierò le pecore zoppe, radunerò quelle ch’erano state scacciate, e quelle ch’io avevo trattato duramente. Di quelle che zoppicano farò un resto, che sussisterà; di quelle scacciate lontano una nazione potente; e l’Eterno regnerà su loro sul monte Sion, da allora in perpetuo» (Michea 4:1-7).
Il brano riportato qui sopra rappresenta una parte importante del vero messaggio di Gesù, con cui Egli ha istruito i Suoi veri sostenitori affinché lo diffondessero in tutto il mondo.
Questo messaggio è di fondamentale importanza, perché su di esso Dio ha posto le basi del programma di riaddestramento con cui intende insegnare agli uomini la via della vera virtù, per permettere loro di pentirsi e scegliere la vita eterna.
Inoltre, la sua importanza deriva anche dalla rivelazione in esso contenuta, che ci assicura che tutti gli impostori e i truffatori, alla fine, verranno fatti tacere. E’ proprio per questo motivo che il diavolo, l’avversario più accanito del futuro Regno di Dio, odia il messaggio del Regno di Dio – il vero Vangelo -più d’ogni altra cosa.
Le Scritture descrivono il più grande ingannatore di tutti tempi come «il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo» (Apocalisse 12:9), che cerca di colpire la società sfruttando anche le religioni, divulgando le sue menzogne per mezzo di predicatori e organizzazioni che si dichiarano dalla parte di Dio.
La “quinta colonna” del demonio
L’apostolo Paolo li descrive così: «Poiché cotesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo. E non c’è da maravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque gran che se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro sarà secondo le loro opere» (2 Corinzi 11:13-15).
Dai tempi di Paolo fino ad oggi, sono moltissimi i gruppi di fedeli ad essere caduti in questa perversa trappola tesa dal demonio, che è riuscito ad ingannarli spingendoli ad abbracciare dottrine e credenze all’apparenza cristiane ma in realtà contrarie al vero insegnamento biblico. Le sue menzogne hanno uno scopo comune, che è quello di distrarci dal vero messaggio di Gesù Cristo sul Regno di Dio, il centro del Suo vangelo.
L’uomo non può percorrere la via del pentimento e della virtù da solo, ha bisogno della guida di Gesù Cristo, Re e Salvatore dell’umanità. La profezia biblica rivela che più il ritorno di Cristo sarà vicino, più Satana si impegnerà per vanificare ogni speranza di successo del programma di Dio, sfruttando ogni mezzo a sua disposizione per impedire la fondazione del Regno di Dio sulla terra.
L’obiettivo di Satana è convincerci che la promessa biblica secondo la quale Gesù sarà il Re dell’umanità non è altro che una leggenda, e per riuscirci prova in tutti i modi ad avvelenare le nostre menti e ad influenzare ogni aspetto della nostra vita con il suo egoismo, per persuaderci a rifiutare il ritorno di Cristo Re.
Necessità del governo di Cristo in terra
«Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz’affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerarî, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza… che imparan sempre e non possono mai pervenire alla conoscenza della verità»(2 Timoteo 3:1-7).
Gesù una volta spiegò: «E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda. E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. E perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine [della società umana sotto l’influenza di Satana]» (Matteo 24:10-14).
Dio promette così di porre fine a questa terribile epoca: «Io adunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme… Poi l’Eterno [Gesù Cristo] si farà innanzi e combatterà contro quelle nazioni, com’egli combatté, le tante volte, il dì della battaglia. I suoi piedi si poseranno in quel giorno sul monte degli Ulivi ch’è dirimpetto a Gerusalemme a levante… E l’Eterno sarà re di tutta la terra; in quel giorno l’Eterno sarà l’unico, e unico sarà il suo nome» (Zaccaria 14:2-4, 9). Vedrete che cambiamento sbalorditivo!
La rieducazione spirituale dell’umanità ha inizio
Una volta che Cristo avrà assunto il pieno controllo, si verificherà ciò che leggiamo in Michea 4. Le nazioni si raduneranno per imparare la via e la legge di Dio, e non ci sarà più posto per le guerre.
Gli immani disastri profetizzati metteranno in ginocchio l’umanità intera, e sarà a questo punto che gli insegnamenti di Gesù Cristo verranno accolti con entusiasmo da tutti, dando finalmente inizio al periodo di pace tanto atteso.
Dio promette che sotto il Suo governo, «non si farà né male né guasto su tutto il mio monte santo, poiché la terra sarà ripiena della conoscenza dell’Eterno, come il fondo del mare dall’acque che lo coprono» (Isaia 11:9).
Per i mille anni successivi, la terra sarà trasformata in un paradiso. Una volta instaurato il governo di Cristo, gli insegnamenti biblici diventeranno la legge di vita che il mondo intero dovrà osservare.
I rappresentanti di tutte le nazioni si recheranno a Gerusalemme per prendere parte alle festività annuali comandate nella Bibbia (confrontate Levitico 23 e Zaccaria 14:16-19).
«Molti popoli v’accorreranno, e diranno: ‘Venite, saliamo al monte dell’Eterno, alla casa dell’Iddio di Giacobbe; egli ci ammaestrerà intorno alle sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri’. Poiché da Sion uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola dell’Eterno. Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli; ed essi delle loro spade fabbricheranno vomeri d’aratro, e delle loro lance, roncole; una nazione non leverà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra» (Isaia 2:3-4).
A questi raduni dovranno partecipare i popoli di tutto il mondo, poiché verranno forniti gli strumenti principali per portare a termine con successo il programma di riaddestramento di Dio.
Prima della fine del millennio profetizzato, la stragrande maggioranza dei popoli avrà interiorizzato gli insegnamenti di Dio, e sarà pronta a percorrere la via della virtù qui su questa terra.
L’apostolo Paolo disse: «Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati» (1 Corinzi 15:22), e l’apostolo Pietro: «Il Signore… non vuole che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi» (2 Pietro 3:9). Queste due e altre affermazioni bibliche indicano che l’opportunità di apprendere gli insegnamenti di Gesù Cristo verrà data anche ai miliardi di persone morte nell’ignoranza.
Speranza per «il rimanente dei morti»
Nonostante altre Scritture ci dicano che non tutti si pentiranno, la cosa importante è che Dio non vuole lasciare nel dimenticatoio i nostri defunti morti nell’ignoranza della verità biblica, ma vuole offrire anche loro l’opportunità di salvezza eterna. In Apocalisse 20, l’apostolo Giovanni ci annuncia la profezia in cui questo evento avverrà: «Il rimanente dei morti non tornò in vita prima che fosser compiti i mille anni» (v 5).
Con l’offerta della possibilità di pentimento e resurrezione al «rimanente dei morti», il programma di rieducazione spirituale si completerà.
Responsabilità individuale
C’è un principio in particolare sul libero arbitrio che spicca su tutti gli altri, e cioè che Dio ci ritiene direttamente responsabili dell’uso che facciamo della nostra conoscenza delle Sue leggi e della Sua parola. «Colui dunque che sa fare il bene, e non lo fa, commette peccato» (Giacomo 4:17).
Anche Gesù parlò chiaro: «Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi somiglia. Somiglia ad un uomo il quale, edificando una casa, ha scavato e scavato profondo, ed ha posto il fondamento sulla roccia; e venuta una piena, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto scrollarla perché era stata edificata bene.
«Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, somiglia ad un uomo che ha edificato una casa sulla terra, senza fondamento; la fiumana l’ha investita, e subito è crollata; e la ruina di quella casa è stata grande» (Luca 6:47-49).
La conoscenza porta con sé responsabilità (Luca 12:47-48). Gli insegnamenti di Dio rappresentano uno stile di vita, e una volta che ci vengono rivelati, Dio prima ci avverte di non ignorare ciò che abbiamo appreso, affinché i nostri cuori non si induriscano nell’indifferenza, e poi osserva il nostro comportamento e le nostre reazioni.
«Perciò, come dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel dì della provocazione [degli antichi Israeliti], come nel dì della tentazione nel deserto dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, e videro le mie opere per quarant’anni! Perciò mi disgustai di quella generazione, e dissi: Sempre erra il cuor loro; ed essi non han conosciuto le mie vie… Guardate, fratelli, che talora non si trovi in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che vi porti a ritrarvi dall’Iddio vivente» (Ebrei 3:7-12).
Le profezie della Bibbia ci rivelano cosa avverrà in futuro, e ci dicono che prima che il mondo possa finalmente godere della pace che il Regno di Dio porterà con sé, è destinato ad essere colpito da una lunga serie di catastrofi. Dio ha bisogno di tutta la nostra attenzione.
E la vostra, ce l’ha? Vi state ponendo con umiltà e disponibilità verso i Suoi insegnamenti, o vi farete cogliere impreparati dalle imminenti sciagure che stanno per abbattersi sull’umanità?
Se avvertite la necessità di una consulenza personale, vi invitiamo a contattarci presso la nostra sede nazionale a Bergamo. Il nostro personale è altamente qualificato e pronto ad assistervi in qualsiasi momento. Sentitevi liberi di cercare una guida personale, se e quando ne avvertirete la necessità. Gesù Cristo fa il tifo per voi, e lo facciamo anche noi!
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